COLLABORAZIONI / Ospedale di Vercelli







Il progetto del Blocco Emergenze dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, destinato a contenere i nuovi reparti DEA, Rianimazione, il Blocco Operatorio, oltre all’area Sterilizzazione e a spazi per impianti e di servizio, tiene conto di una serie di istanze e attese tra loro solo parzialmente sovrapposte.

Da un lato, il nuovo edificio deve integrarsi con quello esistente, garantendo piena funzionalità in ogni momento della sua costruzione e integrazione all’interno delle logiche di funzionamento del vecchio ospedale. Dall’altro, la sua localizzazione, la sua morfologia e l’organizzazione tipologica deve garantire la possibilità di costruzione di un nuovo ospedale, costituendosi come primo tassello di un rinnovato polo sanitario di cui diverrà parte essenziale e su cui vi sono condizioni urbanistiche in possibile evoluzione.

E ancora, da un lato l’attenzione alla qualità ambientale e dell’ambiente di lavoro, al comfort psicofisico dei pazienti e a quello del personale ospedaliero, ispirano pratiche architettoniche che valorizzano spazi flessibili e valorizzazione della luce naturale. Dall’altro, le logiche organizzative sperimentate, superando gravi difficoltà, nel corso della gestione dell’emergenza pandemica, suggeriscono layout che valorizzino la possibilità di una flessibilità effettiva di percorsi e ambienti, tale da garantire possibilità di gestione di emergenze anche differenti da quella in corso. In ultimo, da un lato temi legati a transizione energetica, risparmio energetico, riduzione del consumo di suolo e politiche di riciclo di materiale, essenziali non solo normativamente ma anche e soprattutto per assicurare la sostenibilità a tutto tondo dell’operazione. E dall’altro, l’attenzione verso la semplicità costruttiva e manutentiva e la razionalità dei costi, pur in un edificio dai contenuti altamente tecnologici, a maggior ragione nel contesto inflattivo contemporaneo.

La proposta progettuale elaborata dal gruppo di lavoro raccoglie tutte queste istanze, valorizzandole reciprocamente attraverso un lavoro di ricerca puntuale su ogni tema, analizzando le condizioni del sito e le best practices nazionali e internazionali, e sviluppando una matrice di alternative la cui integrazione bilancia, ottimizzandole, tutte le aspettative sopra illustrate.